Si sono concluse le Olimpiadi degli Scacchi di Batumi che hanno visto una storica doppietta della Cina che è riuscita ad imporsi sia nel torneo Open che in quello femminile.
Sul podio maschile salgono anche Stati Uniti e Russia, mentre in quello femminile troviamo Ucraina e Georgia1.
Le nazionali italiane da qualche anno ci hanno abituato a prestazioni di vertice (ricordiamo l’ultimo turno di Baku 2016 in cui la squadra maschile si è giocata il terzo posto nello scontro con la Russia), ma questa volta la soddisfazione più grande arriva dalla squadra femminile con Marina Brunello che con uno spaventoso 8,5 su 10 (performance 2505) vince la medaglia d’oro della quarta scacchiera.
Vediamo come si è comportata la squadra sammarinese turno per turno.
Per la squadra sammarinese i primi due turni sono sempre piuttosto difficili in questa competizione e opposti alle Filippine e Sud-Korea, squadre che ci sopravanzano nel ranking generale, riusciamo solo a fare un punto con una bella vittoria di Volpinari.
Al terzo turno comincia la nostra vera olimpiade.
Opposti alla Somalia che sulla carta è pari a noi riusciamo solo a pareggiare con le vittorie di Grassi e Volpinari che si conferma in ottima forma.
Segnaliamo la sconfitta di misura al 4° turno contro l’Afghanistan, 2,5-1,5 con la patta di Volpinari e la vittoria di Righi.
Al 5° turno giunge la prima vittoria per i Titani contro la rappresentativa di Capo Verde. Punteggio netto 3,5 a 0,5.
Vincono Grassi, Volpinari, Righi e ottiene un ottimo pareggio Berardi in prima scacchiera.
Al momento la squadra sammarinese sembra acquisire sempre più sicurezza dopo un avvio un po’ in sordina.
Al 6° turno perdiamo di misura contro la Mauritania vince Volpinari che sta producendo una performance straordinaria e pareggia Righi. San Marino 1,5 – Mauritania 2,5.
Al 7° turno arriva la vittoria contro il Burundi. Vincono Berardi in prima scacchiera e Righi in quarta, pareggia Volpinari.
All’8° turno bella vittoria sul Senegal, tutti i giocatori vanno a punteggio, vince Righi pareggiano Grassi, Volpinari e Berardi.
Questa vittoria ci proietta molto in alto in classifica rispetto alla nostra forza di gioco e la paghiamo puntualmente.
Al 9° turno infatti, opposti alla forte Siria subiamo un 4-0, ma nonostante alcune recriminazioni dobbiamo riconoscere che gli avversari erano più forti.
Con due turni al termine abbiamo già eguagliato il punteggio della precedente Olimpiade e gli ultimi due turni saranno decisivi per il piazzamento finale.
10° turno. Sonora sconfitta contro il Sudan per 3,5-0,5, riesce a pareggiare solo Righi.
11° turno. Ritorna in squadra Volpinari che è a un passo, solo mezzo punto, dal conquistare il titolo internazionale di Maestro FIDE. Anche Righi, con una vittoria potrebbe conseguire lo stesso titolo.
Il sorteggio purtroppo ci abbina al Kenia e alla fine la squadra soccombe di misura 2,5-1,5.
Volpinari riesce nell’impresa coronando un’ottima Olimpiade: 6 punti su 9 gare, una sola sconfitta, con una percentuale che si avvicina al 70% ed è Maestro FIDE. Righi conquista solo il pari e, nonostante una gara intensa e ben giocata, rimane a mezzo punto dal titolo.
La classifica della squadra risente degli ultimi tre impegnativi incontri. La 160esima posizione sulle 185 squadre partecipanti ci va un po’ stretta per il gioco messo in campo, ma sappiamo che gli ultimi turni possono risultare decisivi, sia nel bene che nel male.
Gli scacchi internazionali riprenderanno la loro attività con il 6° Torneo dei Piccoli Stati d’Europa a squadre che si disputerà il prossimo mese di marzo proprio a San Marino!